Grande emozione al Santuario Maria Santissima della Vetrana di Castellana Grotte per l’inaugurazione, domenica 22 alle 20, del monumentale organo a canne con un concerto dell’organista monopolitano Domenico Morgante. Un restauro durato molti anni, dal 2017 allo scorso luglio, quando finalmente il suono dolce e avvolgente dello strumento castellanese, indissolubilmente legato all’infaticabile padre Pio d’Andola, è tornato a risuonare nella chiesa. Si conclude così un lungo capitolo, che ha visto il decisivo intervento dell’organaro Francesco Rosabianca, che ha riportato all’originario splendore l’antico organo “Inzoli”, restaurato nel tempo da varie ditte fino all’ampliamento e alla realizzazione dell’attuale consolle, a cura di Augusto Bevilacqua, a fine anni ‘80. Domenico Morgante, classe ’56 e un curriculum di ampio respiro, propone un programma tutto italiano: da Niccolò Moretti a Giovanni Quirici e Ferdinando Provesi, passando per Salvatore Fighera, Luigi Vecchiotti, Giovanni Battista Medaglia e altri compositori vissuti tra ‘700 e ‘800.
Brani dal sapore operistico che precedono la riforma ceciliana, che richiamava una maggiore attenzione alla liturgia, ben diversa dal teatro. Ne è conseguita un’ingiusta “damnatio memoriae” verso tanti compositori oggi dimenticati, che hanno consegnato al mondo dei brani dal grande valore artistico.
Non mancherà l’omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa, con l’esecuzione di Quattro Versetti in Fa maggiore e Tre Sonate in Sol maggiore, per ricordare che anche il grande maestro lucchese nacque come organista. Sarà un’occasione speciale per immergersi nelle meravigliose sonorità del secondo organo a canne castellanese per grandezza, dopo il “Tamburini” della chiesa madre di San Leone Magno, voluto da don Vincenzo Vitti.
Presentato dal giornalista Sebastiano Coletta, con gli interventi di Padre Pio e del rettore del Santuario, fra’ Mimmo Lotito, il concerto è un dono in occasione di un Natale che si spera porti tanta bellezza nel cuore.