La rosa è il fiore più bello e per questo è stato associato a Maria e appare assai spesso nelle opere d’arte che la raffigurano: un solo fiore reciso, tralci rigonfi, roseti come gallerie infinite, cascate di petali di ogni colore. E se ogni fiore racchiude un significato particolare, la rosa unisce alla sua bellezza semplicità e tenacia: è un fiore sontuoso, eppure per vivere ha bisogno soltanto di un po’ d’acqua e di sole e crea con le sue radici il terreno che le serve a sopravvivere. Cresce ovunque, e si adatta sia ai giardini ben ordinati, sia ai ghiacciai delle alte vette.
Maria è lei stessa una rosa, la rosa mistica delle Litanie Lauretane, una Rosa senza spine, perché priva del peccato originale. I frati del Santuario hanno voluto ripristinare questo splendido simbolo che la statua processionale della Madonna della Vetrana aveva con sé fino alla fine del XIX secolo e l’hanno fatto nei primi vespri di sabato 11 gennaio, durante l’offerta delle corone festive al simulacro della Patrona di Castellana nella celebrazione eucaristica presieduta da fra Michele Sardella ofm, decano di diritto canonico presso la Pontificia Università Antonianum. Iniziati così i giorni della festa in Suo onore, che si prolungheranno ad inizio settimana prossima quando si recupererà la notte delle Fanove e la processione verso la chiesa Madre, posticipati per le condizioni climatiche avverse.
Nella giornata di domenica 12 gennaio, solennità liturgica di Santa Maria della Vetrana, le celebrazioni eucaristiche domenicali mattutine si svolte nell’attesa di quella vespertina, presieduta dal nostro vescovo S.E. Mons. Giuseppe Favale, insieme a tutti i sacerdoti della zona pastorale di Castellana Grotte. Un’occasione per la città di ritrovo e preghiera comunitaria nel giorno che 334 anni fa cambiò per sempre la storia di Castellana Grotte.
Di seguito gli inni a Maria SS. della Vetrana
“AVE IMMORTAL BENEFICA”
Testo: Angelo Maria Mastromattei
Ave, immortal benefica
nostra corredentrice,
Madre per cui felice
vive l’umanità
Grati porgiamo un cantico
all’alma tua bontà
Patrona amabile di Castellana
pietosa Vergine della Vetrana
Tu sei del popolo
Letizia e pace
Fonte verace di carità (x2)
Come da te già furono
Mesti ed afflitti figli
Salvi ne’ lor perigli
La grande tua virtù
Con questo nome onorasi
O Madre di Gesù
Patrona amabile di Castellana…
In questo duro esilio,
in questa alpestre via
sola tu sei, Maria,
vita del nostro cor;
tu doni al corpo e all’anima
salute e puro amor
Patrona amabile di Castellana…
Dal ciel sorridi e vigili,
i cari lumi tuoi
sempre rivolgi a noi,
sempre ci fai gioir
gli angosciati e i miseri – sei pronta a sovvenir
Patrona amabile di Castellana…
Crudele peste ahi!
struggere i figli tuoi volea;
un raggio sol splendea
di viva speme in te.
Sì ne rendesti liberi;
altri per noi non v’è.
Patrona amabile di Castellana…
VERGINE SANTA
Inno alla Madonna della Vetrana
Testo: padre Pio d’Andola – Musica M° Pietro F. Lanzilotta
Vergine Santa, Madre dei credenti,
Sei tu benedetta, santa fra le genti;
Proteggi questo popolo,
che ha tanta fede in te
e poi benigna guidalo,
su per le vie del ciel.
Nostra Patrona t’invochiamo quaggiù,
di Castellana la Regina Sei tu;
nell’ora dei pericoli aumenta in noi la fe’
e sempre il cuore infiammaci d’amore per te
e sempre il cuore infiammaci d’amore per te.
A noi credenti dona tu la vita,
piena sei di grazia, carità infinita;
Sovrana sei degli angeli,
Regina su nel ciel
e Madre tenerissima, in terra dei fedel.
Nostra Patrona t’invochiamo quaggiù,
di Castellana la Regina Sei tu;
nell’ora dei pericoli aumenta in noi la fe’
e sempre il cuore infiammaci d’amore per te
e sempre il cuore infiammaci d’amore per te.