“Tutta l’umanità trepidi, l’universo intero tremi e il cielo esulti, quando sull’altare, nella mano del sacerdote, è presente Cristo, il Figlio del Dio vivo. O ammirabile altezza e stupenda degnazione! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane!” (FF221 – dalla Lettera a tutto l’Ordine)
Vogliamo accostarci alla storia della vita e vocazione di padre Pio con gli stessi sentimenti con cui il Padre San Francesco contemplava il mistero del Sacerdozio unito a quello dell’Eucarestia. E in fondo cosa è la vita di un sacerdote se non una perfetta sintesi tra l’offerta e il rendimento di grazie?
Padre Pio, ordinato sacerdote il 19 aprile 1954, vive nel santuario della Madonna della Vetrana dal 1958, e ne è parte viva e fondante.
Chi, tra i castellanesi, non ha ricevuto da lui un sorriso, una carezza, un’arruffata di capelli? Chi non è stato, da bambino, inseguito dal suo cingolo o non lo ha avuto come paziente maestro del Cantabimbi? E chi ancora non ha ricevuto pace e misericordia durante una confessione o dalle parole semplici e schiette di una sua omelia? Ciascuno di noi ha nel cuore un ricordo o un aneddoto legato al nostro caro padre Pio.
In una omelia del 3/01/2021 così diceva: “Come il cielo si rispecchia in una pozzanghera, cosi Dio si rispecchia nella nostra vita. Noi siamo l’icona di Dio!” Abbiamo allora provato a pensare a come Dio si specchia nella vita di padre Pio!
Si specchia nella sua minorità, nel suo non voler apparire, applicando prima di tutto a se stesso quelle parole che spesso ci ricorda: “Siate come il profumo che si sente ma non si vede”.
Si specchia nella sua intelligenza curiosa e vivace, che lo ha portato a conseguire la laurea in Scienze Naturali e a nutrire la passione per la tecnologia, diventata strumento a servizio della comunità. Ricordiamo il lungo lavoro di digitalizzazione dell’archivio fotografico dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, avviata da Padre Pio nel 2005, che gli è valso la Medaglia “Grato animo” da parte del Custode di Terra Santa, fr. Francesco Patton, il 9 marzo scorso.
Si specchia nel suo amore per i bambini, i piccoli, il creato amati e custoditi con tenerezza.
Si specchia nel suo amore per la Vergine Maria, presa con sé, come fece Giovanni sotto la croce, come Madre a cui ha affidato tutta la sua vita.
Si specchia nell’amore ardente per la Terra Santa, in piena sintonia con l’amore che nutriva lo stesso Padre San Francesco, che lo ha portato a percorrere quella terra benedetta in lungo e in largo, realizzando innumerevoli pellegrinaggi e coinvolgendo tanti volontari in lavori di potatura, opere murarie, sistemazione di impianti idrici ed elettrici.
Si specchia nell’esperienza di vita presbiterale in cui il sacerdote è chiamato a conformarsi a ciò che celebra. Nel tempo che passa, accanto a qualche piccola dimenticanza nel rito, emerge granitica la partecipazione piena di padre Pio a quanto sta celebrando.
Si specchia nella disponibilità e gentilezza nei confronti della gente: sempre chi arriva in Santuario può contare su un suo sorriso o disponibile ascolto.
Grazie padre Pio per aver lasciato campo libero a Dio perché potesse specchiarsi nella tua vita e vocazione francescana e sacerdotale!
Grazie per il grande dono che sei per questa fraternità francescana e per tutta la comunità castellanese!
OFS Santa Maria della Vetrana