Cade il 2 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il Natale. È la festa liturgica della Presentazione al Tempio di Gesù, raccontata dal vangelo di Luca (2,22-40), e popolarmente detta “candelora” perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo luce del mondo come viene chiamato il Bambino Gesù dal vecchio profeta Simeone: «I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». La stessa frase, peraltro, è ripetuta nella preghiera di compieta che chiude la giornata.
La festa delle luci ebbe origine in Oriente con il nome di “Ipapante”, cioé “Incontro”. Nel secolo VI si estese anche all’Occidente: da Roma, dove aveva carattere più penitenziale, alla Gallia con la solenne benedizione e processione delle candele che ha dato il nome alla festa: “candelora”, appunto. Questa festa chiude le celebrazioni natalizie e con la profezia di Simeone alla Vergine Maria («anche a te una spada trafiggerà l’anima») apre il cammino verso la Pasqua.
LA PURIFICAZIONE DELLA VERGINE MARIA
Per un periodo questa festa era dedicata alla Purificazione della SS. Vergine Maria, in ricordo del momento, narrato al capitolo 2 del Vangelo di Luca, in cui Maria, in ottemperanza alla legge ebraica, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione.
XXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA
Il giorno della Candelora a partire dal 1997, per volontà di Papa Giovanni Paolo II, è anche la Giornata dedicata alla Vita Consacrata. La Chiesa celebra i consacrati e le consacrate e quel “sì” alla chiamata di Dio che li ha portati in ogni angolo del pianeta, guidati dalla docilità alla fantasia dello Spirito.
Nel giorno della Presentazione di Gesù al Tempio, anche noi accostiamoci con maggiore attenzione alla preghiera, all’ascolto della Parola. Dio ci parla, in ogni momento della nostra vita.
Ore 8:00 – 19:00 Celebrazione Eucaristica